mercoledì 1 luglio 2015

PRIMA ESPERIENZA DA WWOOFER




Un giorno, immersa dentro di me, pensando al mio destino, decisi di consultare internet e mi feci catturare dalla rete. Così sono incappata in questa strana ed intrigante opportunità chiamata WWOOF.

Visto dagli occhi di una viaggiatrice, l'intero mondo poteva essere mio.

La voglia e la curiosità di provare furono più forti della mia paura di lasciarmi andare, di abbandonare temporaneamente gli affetti, la casa e la mia routine.

Presi finalmente la decisione: iscrizione al sito, scelta dell'azienda host, e-mail di contatto, accordi, valigia pronta in cinque minuti (no vabbè un po' di più di cinque minuti...).

Per addolcire la mia partenza decisi di partire con due giorni in anticipo insieme al mio ragazzo e passammo un weekend a gironzolare a Bolzano e Merano, e poi giunse l'ora di salutarci.

CD inserito in auto e via, verso Coldrano, nella bellissima Val Venosta, là dove il paesaggio diventa fiabesco, là dove si percepisce una sensazione magica.
 

Ed eccola la mia nuova temporanea casa, o meglio, un castellino, grande, accogliente e molto grazioso!

E sperando di far cosa gradita ne approfitto per far una buona pubblicità: KRÄUTERSCHLÖSSL, il castellino delle erbe è un posto fantastico!



Ma tornando a me, mai andata da nessuna parte da sola, per un mese, con quel carattere timido ed introverso che mi ritrovo, devo dire che avevo un po' di paura di provare nostalgia...ma le mie paure furono ben presto smentite da tante gioie...grazie soprattutto ai miei compagni di avventura, Francesco e Giulia, che erano wwoofers come me ed insieme condividevamo un appartamentino tutto per noi.



La giornata "tipo" cominciava alla mattina con la sveglia alle 8, anche se di fatto fino alle 8.20 non si alzava nessuno, poi, alle 9, si cominciava con il lavoro in serra, a raccogliere fiordalisi, o calendula, o petali di monarda, o magari anche a raccogliere erbacce oppure le fragole. A parte queste ultime il lavoro è sempre stato poco faticoso e molto rilassante, anche perchè nelle serre regnava la musica classica. Verso le 12 ci riunivamo tutti quanti insieme a tavola, all'aperto ed i piatti che ci cucinavano erano deliziosi. 



Dopo pranzo ci dedicavamo a far giocare un po' i bambini, che mettevano allegria a tutti. Dall'una alle 4 riprendavamo il lavoro,  all'interno dell'azienda, occupandoci per la maggior parte di confezionamento, in totale relax, con la radio in sottofondo. Il resto del pomeriggio era libero, e potevamo restare o magari farci una passeggiata nei dintorni.
La sera non cenavamo con la famiglia ma tra di noi, nell'appartamento dei wwoofer, e la spesa ci veniva rimborsata.

Infine lavoravamo il sabato mattina, e poi liberi fino al lunedì, così organizzavamo bellissime gite in quei posti da sogno.



Ero andata in cerca di un'esperienza, magari da mettere sul curriculum ma ho trovato molto di più: due amici fantastici che mi hanno rgalato tanta allegria, tant'è che è nata un'amicizia speciale, spero indissolubile, che mi ha regalato emozioni e tante risate! (con o senza birra!).
Questo però comporta il fatto che alla fine dell'esperienza la tristezza si fa sentire, e già mi mancano le nostre serate. Ma le emozioni fanno parte del gioco, fanno parte della vita, e il fatto è che ne è valsa la pena. Magari esistesse il teletrasporto...ma grazie al cielo abbiamo internet e cellulari e magari, un giorno, il magico trio si riunirà ancora...




























Concludo con una canzone che è sata la nostra colonna sonora:












Nessun commento :

Posta un commento