venerdì 27 luglio 2012

CURIOSITà .. STORICHE

 Leggete...fino alla fine... (cina india egitto ayurveda mondo contemporaneo)


LE ORIGINI DELL'ERBORISTERIA IN CINA

La più antica testimonianza sull'erboristeria risale a circa 3000 anni a.C quando ai tempi dell'imperatore cinese Shen Nung fu compilata la prima enciclopedia farmacologica, il " Shen Nung pen ts'ao ching" contenente 340 rimedi vegetali. Circa 300 anni dopo la comparsa di questo trattato fu compilata la più famosa farmacopea cinese, il " Pen ts'ao p'in hui ching yao" composta da 42 libri e illustrata da bellissime miniature a colori. Quest'opera registracirca 1100 vegetali.





L'ERBORISTERIA NELL'ANTICA INDIA
Alcuni antichissimi libri sacri indiani descrivono un numero considerevole di erbe e le loro proprietà terapeutiche: nel "Caracka" sono descritte 500 specie diverse, nel " Susruta" ben 700.
Quasi sempre le erbe migliori sono quelle che provengono dalle pendici dell'Hymalaia, ma il ricercatore deve essere veramente esperto.

L'ERBORISTERIA NELL'ANTICO EGITTO
Le  notizie sull'antica medicina egizia sono tratte da un papiro risalente a 17 secoli a.C. il papiro Ebers dal nome del suo scopritore che lo rinvenne nel 1872. Questo papiro riassume senza dubbio tradizioni assai più antiche, elenca ben 700 piante medicinali usate tuttora dai medici egiziani.
Coloro che conoscevano i segreti delle erbe erano tenuti in grande considerazione e questa facoltà era quasi sempre attribuita alle divinità. Iside era esperta nelle preparazioni erboristiche. Il dio della medicina Thot è raffigurato nei templi egizi con la testa dell'Ibis  mentre naviga su una barca colma di erbe medicinali. Questo papiro ci spiega come gli egiziani usassero le piante anche in numerosi unguenti di bellezza e come fossero competenti in fatto di preparazioni erboristiche. Tali preparazioni erano affidate di solito ai sacerdoti.
Nel papiro sono indicate anche preparazioni anche molto complesse a base di 10 e più sostanze diverse.
Purtroppo non è possibile ricostruire molto dell'erboristeria egiziana in quanto non è facile attribuire gli antichi nomi alle erbe attualmente conosciute.

LA MEDICINA AYURVEDICA
Deriva dalla parola "Ayurveda" che letteralmente vuol dire scienza della vita.
La medicina ayurvedica vede la malattia come stato di una non corretta regolazione dell'equilibrio individuale, perciò è possibile apportare la guarigione solo riequilibrando le funzioni dell'uomo e rafforzandone le difese immunitarie.
La filosofia medica indiana è "la salute non è altro che una vita in condizioni naturali, la malattia è la conseguenza di una vita vissuta contro le leggi naturali" .
Per i medicamenti, l'ayurvedica fa ricorso alle piante medicinali   nella grande maggioranza dei casi.

e per finire

LA MEDICINA VERDE NEL MONDO CONTEMPORANEO
In questi ultimi tempi si ricorre sempre di più alle erbe con rinnovata fede nella loro immutata potenza e quale valida alternativa ai farmaci di sintesi.

All'istituto farmacologico di Pechino sono allo studio i principi attivi di cinque erbe, tre per il cancro, una per le malattie cardiache ed una per curare l'ipertensione arteriosa.In CINA il culto per le erbe medicinali è tale che l'istituto farmacologico ha fatto stampare milioni di volumetti tascabili contenenti il nome,l'azione e la preparazione  della più importanti erbe.
Questi volumetti sonodistrubuiti gratuitamente e molta gente si medica da sola grazie alle indicazioni che vi sono riportate con grande chiarezza  e semplicità.
La propaganda cinese non si ferma quì: infatti anche nelle scuole inferiori tutti gli alunni frequentano un corso e studiano le erbe principali.
L'opinione degli scienziati cinesi, condivisa ormai da molti colleghi occidentali, è che le erbe medicinali siano più efficaci e meno tossiche di molti farmaci di sintesi. D'altra parte anche nel mondo occidentale almeno un 25% dei farmaci in uso sono composti da estratti di erbe medicinali.

In Russia per esempio è sorto un Istituto di Ricerca dove sono svolti esperimenti con estratti di erbe note o sono esaminate piante completamente nuove. Tra le scoperte di questo istituto vi è un tuovo composto atabagico che utilizza una sostanza chiamata anabasina estratta da una pianta selvatica dell'Asia centrale. L'anabasina ha dimostrato di possedere delle proprietà atabagiche veramente sorprendenti, infatti 200 fumatori su 300 che l'hanno provata hanno rinunciato alle sigarette.

In USA stanno conducendo presso il National Cancer Institute degli esperimenti su una pianta contenente una sostanza che sembra utile a contenere l'accrescimento dei tumori.


Il più alto riconoscimento  alla fitoterapia non ha tardato ad arrivare. Infatti l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dedicato  una delle sue autorevoli pubblicazioni alle erbe medicinali. Il massimo organo di controllo della salute pubblica,sempre così cauto nei suoi giudizi, ha sottolineato che i farmaci di origine vegetale hanno, su quellirealizzati sinteticamente i seguenti vantaggi:
  • sono più facilmente tollerati
  • hanno minori effetti collaterali
  • sono più efficaci,sebbene l'effetto sia più lento e graduale.
 Infatti curandosi con le erbe non si hanno in genere risultati sensibili sin dai primi giorni, cosa che invece può succedere  con i prodotti di sintesi chimica. Il medicamento contenuto nei vegetali agisce conformemente al procedere naturale ed il suo benefico effetto è riscontrato più duraturo e definitivo.
  
FONTE:  LIBRO "ERBE ERBORISTI ERBORISTERIA"   UN libro un po'  vecchiotto direi, ma molto valido 

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